L'AUTOREALIZZAZIONE E LO SPETTRO DELLA COSCIENZA


 CRESCITA PERSONALE E CRESCITA SPIRITUALE 

L'Autorealizzazione e lo Spettro della Coscienza 


Nella storia della psicologia, nella filosofia antica e moderna, la parola autorealizzazione è stata ripresa molte volte; in questo articolo voglio mettere in evidenza uno di quei ricercatori che ho incontrato sui libri, durante il mio percorso di studi di Counseling Psicosintetico e che ha contribuito non solo alla mia formazione, ma al mio processo personale e spirituale.

Questi ricercatori ci forniscono delle mappe che, se studiate e comprese, possono diventare un prezioso strumento per osservarci e orientarci nella vita quotidiana, e percorrere il nostro cammino di ricerca e crescita.

Ken Wilber (nato nel 1949), filosofo, biochimico e fisico, con lo “spettro della coscienza”, crea una mappatura dell’esperienza umana, un modello che vuole dimostrare che la personalità umana è una manifestazione articolata su diversi livelli della stessa coscienza.

Con questo modello Wilber vuole dimostrare che la coscienza è pluridimensionale e che le varie scuole di psicologia e psicoterapia, e le religioni non sono in contraddizione tra loro ma solo si rivolgono a livelli diversi, quindi sono complementari. 



Il percorso evolutivo dell’uomo teso alla propria realizzazione lungo un percorso esistenziale e spirituale non ha mai fine: nell’inconscio superiore ha sede il Sé transpersonale identificabile con l’essenza cosmica (Coscienza dell’Unità) e di cui è riflesso il sé personale; nella sofferenza c’è il seme dell’evoluzione, da quella si parte per riconoscere i falsi confini che l’uomo crea separandosi dalla propria essenza. 

Risalire all’indietro lo spettro della coscienza, significa armonizzare gli opposti, espandere la coscienza ma più che altro dissolvere i confini; ogni confine è una potenziale battaglia per cui, conoscere e dissolvere i confini significa espandere un territorio, muoversi più liberamente e non sentirsi più minacciati.

Questi confini creano opposti che in realtà sono le due facce della stessa medaglia. La realtà ultima è un’unione di opposti, per questo è senza confini. La soluzione alla guerra degli opposti, afferma Wilber, richiede quindi l’abbandonare tutti i confini, e il non manipolare gli opposti l’uno contro l’altro.

La coscienza dell’unità deve portare ad espandere il senso del Sé, fuori dai confini del proprio corpo, verso il Tutto, dove non ci sono linee di confine. Non vi è assolutamente dissoluzione della coscienza, ma un ampliarsi della stessa nel flusso dell’universo, perché non esiste un Sé separato diverso dal mondo, ed il soggetto e l’oggetto sono la stessa cosa: il nostro Sé è il Tutto. Quando ci arrenderemo a questo, non esisteranno più le guerre e neppure i confini. 

Nella visione transpersonale, l’autorealizzazione non è solo lo sviluppo dell’Io, ma è soprattutto l’estrinsecazione di qualità e virtù che collegano l’uomo alla sua sorgente. L’autorealizzazione è quindi la liberazione dalla paura e dal conflitto. 

Wilber afferma che la parte di noi stessi che conosciamo è una linea di confine: noi conosciamo il “Sé” solo se possiamo definire ciò che è un “Non-sé” in modo da potere delimitare qualcosa per esclusione, cioè se tracciamo dei confini. 

Queste nostre immagini limitate, con cui l’individuo si identifica e che trova accettabili, costituiscono la Persona, mentre vengono negate e relegate nell’Ombra tutte le parti indesiderate.

Vi è poi il Livello dell’Ego che scinde il suo essere dal suo corpo. 
Vi è poi il Livello dell’Organismo Totale che comprende la natura centaurica, cioè l'armonia della parte animale e spirituale - in rapporto con l’ambiente esterno. Vi è poi il livello più elevato della Coscienza dell’unità o Coscienza Cosmica.

Tutti “quegli oggetti al di là” sono soltanto proiezioni dell'essere proprio di una persona, e possono tutti essere riscoperti come aspetti del proprio sé.

Ogni scoperta, anche se a volte è dolorosa, è infine una gioia, poiché ogni volta che si scopre che un oggetto al di là è un aspetto del proprio sé, i nemici si trasformano in amici, le guerre in danze e le battaglie in giochi. “Solleviamo, dunque, i confini e guardiamo di nuovo il mondo reale. 
Solleviamo i confini in modo di poter di nuovo toccare le nostre ombre, i nostri corpi e il nostro mondo, sapendo anche che tutto ciò che tocchiamo è in fondo la faccia originaria del nostro vero sé”. (Wilber - Oltre i confini)

L’uomo è chiamato ad una ascensione a livelli sempre maggiori di consapevolezza, allargando così i confini della sua anima, per trovare territori sempre più ampi e profondi: crescita è ri-stabilire, ri-suddividere e ri-tracciare le mappe del Sé.

 


Abbiamo dentro di noi risorse, potenzialità e talenti che devono essere scoperti e integrati, per la realizzazione del nostro vero Sé



Mara Antona
Counselor per Crescita Personale, Spirituale e Sciamanesimo.
Percorsi individuali
Tel. 334-7048486
Rifreddo (CN)
PIEMONTE

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