L’ AMORE NEL PROCESSO DI AUTOREALIZZAZIONE

 

PERCORSI INDIVIDUALI

L' Amore nel processo di Autorealizzazione

 Spesso ci si chiede quale sia il significato dell'amore e spesso ci si ritrova a non dare una risposta, o comunque a rispondere sulla base delle esperienze personali; talvolta questo aspetto della vita viene scambiato con il bisogno di essere amati.

Nel processo di autorealizzazione, quando iniziamo ad assumerci la responsabilità (intesa come capacità di rispondere), iniziamo a comprendere che l’amore non è solo un sentimento ma è un atteggiamento, una qualità che possiamo allenare e sperimentare, una dimensione che possiamo vivere.    Come per la volontà, noi abbiamo l’opportunità e il dovere, in quanto esseri vivi e consapevoli, di sentire di essere Amore, di essere quello spazio, quella qualità e quell’atteggiamento.

amóre dal latino amor -ōris, affine ad amare: sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.

Per troppo tempo abbiamo creduto che l’oggetto e il soggetto dell’amore vivano esclusivamente fuori di noi, ma sul percorso di autorealizzazione iniziamo a comprendere che quella persona che prima di tutto “deve/può/vuole” essere amata siamo noi e che quella persona che ci “deve/può/vuole” amare in modo incondizionato siamo sempre noi.

L’amore è un’arte e come tutte le arti ha esigenze particolari quali la disciplina, la concentrazione, la pazienza e il massimo interesse che è fondamentale per la padronanza di ogni tipo di arte. 

Fromm si concentra sull’uomo e la sua solitudine: spesso si ama per compensare sé stessi e la solitudine che si autoproduce.

Per questo “la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare…. Il bisogno di amare è il bisogno fondamentale dell’uomo, bisogno di superare l'isolamento, di evadere dalla prigione della propria solitudine” (E. Fromm). Per superare l’isolamento spesso si cerca l’unione con il gruppo, ci si annulla per far parte del gregge perché sembra che essere uguali agli altri allevii il terrore della solitudine. L'unione così ottenuta mediante il conformismo, non è intensa né profonda ma superficiale.

L'amore sano e maturo è unione (di qualsiasi unione si parli) a condizione di mantenere la propria integrità, la propria individualità. L'amore è un potere attivo dell'uomo, potere che annulla le barriere che lo separano da sé stesso e i suoi aspetti, dagli altri e che gli fa superare il senso d'isolamento e di separazione. L'amore è un sentimento attivo, non passivo: è una conquista, non una resa. Il suo carattere attivo può essere sintetizzato nel concetto che amore è soprattutto "dare" e non ricevere. 

Il malinteso più comune è che dare significhi "cedere" qualcosa, essere privati, sacrificare. Che cosa dà una persona a un'altra? Dà sé stessa, ciò che possiede di più prezioso, dà una parte della sua vita; dà ciò che di più vivo ha in sé: la propria gioia, il proprio interesse, il proprio umorismo, la propria tristezza. In questo atto di donare sé stessa, di esprimersi e manifestarsi, essa arricchisce l'altra persona e trasforma sé stesso.

L'amore è una forza che produce amore. L’individuo che ama ha fiducia nelle proprie capacità umane, altrimenti egli ha paura di dare sé stesso, e quindi di amare.

Il carattere attivo dell’amore si fonda su alcuni elementi comuni a tutte le forme d'amore: la premura (o cura), la responsabilità, il rispetto e la conoscenza. 

La premura è interesse attivo per la vita e la crescita di ciò che amiamo (soprattutto nell'amore della madre per il bambino).

La responsabilità è un atto strettamente volontario: è la mia risposta al bisogno, espresso o inespresso, di un altro essere umano. Essere "responsabile" significa essere pronti e capaci di "rispondere". La persona che ama risponde. Questa responsabilità, nel caso della madre e del bambino, si riferisce soprattutto alle cure materiali; nell'amore tra adulti, si riferisce principalmente ai bisogni psichici dell'altra persona.

Il rispetto non è timore né terrore, ma da respicere = guardare, la capacità di vedere una persona così come è, di conoscerne la vera individualità. Rispetto significa desiderare che l'altra persona cresca e si sviluppi per quello che è. Se io amo questa persona, mi sento uno con lei, ma con lei così come è, e non come dovrebbe essere per adattarsi a me. È chiaro che il rispetto è possibile solo se ho raggiunto l'indipendenza; se posso stare in piedi o camminare senza bisogno di grucce, senza dover dominare o sfruttare nessuno. Il rispetto esiste solo sulle basi della libertà: l'amore è figlio della libertà, mai del dominio.

Non è possibile rispettare una persona senza conoscerla: la cura e la responsabilità sarebbero cieche, se non fossero guidate dalla conoscenza. Conoscere sarebbe una parola vuota se non fosse animata dall'interesse. Ci sono molti gradi di conoscenza; il conoscere, in quanto aspetto dell'amore, non si ferma alla superficie, ma penetra nell'intimo.

L'amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un'attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona con il mondo. La maggior parte della gente crede che l'amore sia costituito dall'oggetto, non dalla facoltà d'amare, poiché non si vede che l'amore è un'attività, un potere dell'anima, ma si ritiene che basti trovare l'oggetto necessario e che, dopo ciò, tutto vada da sé. Il mio io deve essere un oggetto di amore tanto quanto ogni altro essere.

L'affermazione della propria vita, felicità, crescita, libertà è determinata dalla propria capacità di amare, cioè nelle cure, nel rispetto, nella responsabilità e nella comprensione. Se un individuo è capace di amare in modo produttivo, ama anche sé stesso; se può amare solo gli altri, non può amare completamente.

Abbiamo dentro di noi risorse, potenzialità e talenti che devono essere scoperti e integrati, per la realizzazione del nostro vero Sé

Mara Antona
Counselor per Crescita Personale, Spirituale e Sciamanesimo.
Percorsi individuali
Tel. 334-7048486
Rifreddo (CN)
PIEMONTE

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