LA VOLONTA' NEL PROCESSO DI SVELAMENTO E AUTOREALIZZAZIONE

 


COUNSELOR E PERCORSO INDIVIDUALE


La Volontà nel processo di svelamento e autorealizzazione




La frase con cui Roberto Assagioli ha sintetizzato il percorso della Psicosintesi (qui) è : “Conoscere Sé stesso, possedere e trasformare”, strumento di grande valore per l’integrazione della personalità e per la strada dell’autorealizzazione; è un punto di partenza, ma allo stesso tempo è il percorso che ci conduce ad ogni meta successiva, che ci accompagna nella vita, che diventa parte integrante e spinta della nostra
autorealizzazione.
E’ un continuo processo di conoscenza e di osservazione del mondo interiore, del nostro inconscio e delle nostre emozioni con amorevole presenza e senza giudizio; scoprire la nostra ricchezza interiore, accettarla e trasformarla, oltre a rendere la vita quotidiana più interessante, contribuisce a liberare energia bloccata in aspetti sconosciuti e a utilizzarla e investirla per nuovi progetti e scopi.
Tutto acquisisce più senso e in questo nuovo spazio, nasce e si nutre la fiducia a tal punto che, anche nei momenti più difficili e più ostili, possiamo sempre scorgere un nuovo punto di partenza e trovare un nuovo alleato dentro di noi.

Non possiamo fare tutto questo se non crediamo realmente che noi siamo chi scegliamo di essere e che siamo liberi di scegliere in ogni momento: non siamo liberi se non siamo consapevoli.
Questa nostra facoltà è la volontà (libertà interiore, scelta della direzione): insieme all’autocoscienza è una funzione dell’Io, è la funzione più aderente all’Io che, attraverso di essa, agisce, dirige e coordina le altre funzioni (vedi stella delle funzioni qui). E’ dunque importante allenare questa nostra facoltà per rafforzarla e per diventare un Io che vuole: proprio nell’atto di volontà una persona può scoprire chi è; l’uso della volontà rafforza la consapevolezza e la consapevolezza aiuta la volontà.
Questo avviene riconoscendone l’esistenza, scoprendo di avere una volontà e sentendo di essere una volontà (percezione cosciente dell’Io che vuole).
Io scopro me stesso nel momento in cui voglio qualcosa (volere inteso come scegliere, decidere). Se noi agiamo un atto di volontà, accentuiamo il nostro Io e togliamo energia alle emozioni negative, in qualche caso le dimentichiamo, se siamo coinvolti da questa azione. Quindi è per questo che la volontà è amore in azione, in movimento, la consapevolezza di scegliere una direzione; l’uso della volontà è un processo di armonizzazione delle nostre funzioni psichiche.

“Roberto Assagioli, nel libro l’Atto di Volontà, riscatta la Volontà dal limbo in cui l'aveva relegata la psicanalisi, dandole un ruolo centrale nella sua Psicosintesi. Si tratta di una volontà rinnovata: non il pugno di ferro, l'autoritarismo ma la volontà come padronanza di sé e capacità di interagire attivamente con il mondo, anzichè essere vittima delle circostanze” (Piero Ferrucci).
In questo suo scritto ci lascia molti spunti per raggiungere il nostro benessere interiore, per sviluppare le nostre facoltà interiori, tra le quali la regina è la volontà, attraverso l’esperienza esistenziale diretta.
La volontà deve diventare forte, per poter essere utilizzata nei vari usi possibili; sapiente per raggiungere le mete prefissate ottimizzando le energie a disposizione; buona per imparare a scegliere obiettivi giusti per il nostro bene e quello degli altri; transpersonale per realizzare le potenzialità e i talenti dell’Io.

Per sviluppare e rafforzare la volontà è utile un allenamento quotidiano, per esempio con gli “esercizi inutili” o con azioni consapevolmente fatte nelle attività di tutti i giorni. Se ogni idea è un’azione allo stato latente, la volontà può attivare le energie del pensiero e sfruttarle per realizzare il suo piano; in questo modo movimenti coscienti e finalizzati possono evocare stati interiori desiderati, creando un feedback positivo (esempio nell’agire “come se”).

Attraverso la volontà possiamo conoscere, comprendere e dominare le nostre paure, dal momento che i bisogni producono le emozioni corrispondenti che, a loro volta, influenzano le azioni che ne scaturiscono.
L’attenzione accentuata su un pensiero, gli conferisce energia, tende ad aumentare l’interesse che a sua volta rafforza nuovamente l’attenzione; questo principio lo si può sfruttare anche quando un pensiero ricorrente negativo ci distoglie dal nostro obiettivo. Cambiare il nostro stato interno da triste ad allegro per esempio è possibile agendo “come se”, implicando l’uso della volontà.
Per allenare la volontà, occorrono una verifica continua, una costante presenza interiore e attenzione consapevole; ogni bisogno muove un impulso corrispondente per conseguire la gratificazione, pertanto tale impulso mette in moto un atto di volontà che mira alla soddisfazione.

Affinché l’Atto di volontà si realizzi:
- occorre stabilire una meta ascoltando i propri impulsi, la scelta del fine è basata sulla sua valutazione ed apprezzamento, questa suscita l’intenzione di conseguirlo e i moventi per farlo;
- fare un’analisi dei moventi consci e incosci;
- le motivazioni implicano delle valutazioni e quindi si soppesano le varie possibilità; deliberare, in base ai propri valori, lo scopo da raggiungere;
- scelta tra le varie alternative; si preferisce qualcosa di più desiderabile e raggiungibile; la decisione implica responsabilità;
- affermarlo è un comando, una dichiarazione fatta a noi stessi, attiva le energie dinamiche e creative necessarie a conseguire lo scopo e a superare quello che si può opporre al conseguimento; 
- elaborare il piano secondo un programma chiaramente delineato; richiede una previsione dei vari passi che la volontà deve attuare tra il punto iniziale e la meta finale (mete intermedie – flessibilità – attenzione);
- dirigerne le fasi fino al compimento, supervisionando costantemente l’attuazione; la volontà non ha il compito di attuare direttamente l’esecuzione del proposito bensì quello di attivare le altre funzioni e dirigerne le attività; la volontà non è sforzo, non è imposizione ma funzione coordinatrice, promotrice e regolatrice.

Noi viviamo immersi in un oceano psichico, continuamente soggetti ad influenze di ogni tipo e origine: è quindi importante e necessario distinguere gli impulsi che vengono dall’inconscio da quelli che vengono dall’esterno. Ci si può esercitare domandando ad alta voce, in silenzio o per scritto, il consiglio del Sé Superiore su un particolare problema e scoprire la risposta attraverso una fonte dentro di noi.
Ogni persona può cercare di equilibrare eccessi e limitazioni del proprio carattere attraverso l’uso della volontà.
Scegliere e decidere significa preferire e rinunciare e questo, spesso, si incontra con la nostra tendenza ad evitare la sofferenza; ma poiché il risultato di un atto di volontà è la soddisfazione delle nostre esigenze, l’atto di per sé è essenzialmente gioioso.
L’applicazione della volontà gioiosa porta a raggiungere l’appagamento dei desideri, cioè la felicità, via verso l’autorealizzazione.
I conflitti, le crisi di assestamento e di crescita sono fasi temporanee del processo di crescita e realizzazione del Sé.



Abbiamo dentro di noi risorse, potenzialità e talenti che devono essere scoperti e integrati, per la realizzazione del nostro vero Sé




Mara Antona
Counselor per Crescita Personale, Spirituale e Sciamanesimo.
Percorsi individuali
Tel. 334-7048486
Rifreddo (CN)
PIEMONTE

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