IL KIT DELL' ESPLORATORE

 COUNSELOR ALBA


Il Kit dell' Esploratore



In modi e tempi diversi, non ci sono modalità predefinite e tempistiche dettate, nel processo di autorealizzazione; certamente si possono elencare una serie di ingredienti che sono molto importanti nel
processo (li ho soprannominati, in un tempo passato, il kit dell’esploratore).
Si tratta di aspetti interiori, qualità e atteggiamenti da scoprire e allenare giorno dopo giorno; ne posso elencare alcuni ma voglio sottolineare che, con grande stupore, strada facendo se ne scoprono di nuovi, a conferma del fatto che dentro di noi le risorse sono infinite e che devono essere conosciute, allenate, padroneggiate e espresse e, quando necessario, trasformate.

- Bambino interiore
- Presenza
- Volontà
- Amore
- Autodisciplina
- Gentilezza interiore, amorevolezza e accettazione
- Ritiro delle proiezioni
- Pazienza e fiducia
- Coraggio
- Creatività
- Perseveranza e determinazione
- Aggressività

E’ un viaggio attraverso le energie e il nutrimento celati dentro di noi; aggressività, sessualità, bambino interiore…tutto da conoscere, comprendere e trasformare.
Come una valigia, il kit dell’esploratore della vita, lo portiamo con noi sin dalla nascita, per molto tempo inconsapevoli di quanta ricchezza abbiamo e di quanta energia è a nostra disposizione per proseguire sul cammino della vita.
Quando ci fermiamo perché stanchi di cercare fuori di noi o perché la vita ci mette davanti ad una difficoltà costringendoci a cambiare la nostra direzione, è lì che iniziamo a rovistare meglio nella nostra valigia e vediamo di che cosa siamo stati forniti; lì qualcosa cambia: iniziamo a sentire che quel viaggio può essere molto più interessante di quello che sembra, iniziamo a comprendere che non siamo spettatori della nostra vita, ma che siamo parte attiva, attori e registi, del nostro percorso di vita.
Fino a quel punto probabilmente siamo stati inconsapevoli che ogni nostro piccolo passo, ogni nostra sofferenza, ogni nostra scelta può accompagnarci verso il nostro Sé, verso la nostra vera Essenza, verso il nostro senso nella vita.
Ciò non accade cercando di scorgere se dietro a una collina qualcosa o qualcuno ci può aiutare, ci può nutrire, ci può amare, ci può riconoscere, ma ascoltando passo per passo quale è il nostro momento, che cosa vogliamo e che cosa vogliamo essere in quel momento.
Non è cercando di essere sempre dove non siamo che otterremo la gioia e la verità, ma è proprio osservando ogni tratto della nostra strada e ascoltando la vita in ogni istante, lasciando che ogni situazione, persona o sensazione che incontriamo, possano essere una nuova opportunità, leggendo i messaggi che riceviamo dalla Vita.
Facendo questo ogni giorno nutriamo e accompagniamo il nostro bambino interiore spaventato e ogni giorno ci occupiamo di non lasciarlo da parte quando ha paura ma di vederlo, ascoltarlo, amarlo e comprenderlo.
L’amore va qui considerato come uno spazio di fiducia e presenza a sé e agli altri; non è proiettando sugli altri che guariamo le nostre ferite, ma ritirando le nostre proiezioni e integrando quelle parti di noi che abbiamo per tanto tempo negato, per tanto tempo trascurato.
E’ ora di affermare la nostra vita, cercando dentro di noi ciò che abbiamo dimenticato e allontanato per molto tempo; abbiamo dimenticato e allontanato perché cercavamo l’amore, perché cercavamo l’approvazione all’esterno, ma oggi, prendendone consapevolezza, quell’ amore è alla nostra portata.
Non è pensando con la mente che guariamo le nostre ferite, ma permettendoci di sentire nel cuore il dolore, lo spavento, la vergogna e il senso di colpa.
Esprimere la verità del momento è difficile perché entra in gioco il sabotatore della verità e della spontaneità.
Il Super Io filtra e distorce ciò che arriva dalla parte più profonda, tenta di respingere o di analizzare; allora, in quel momento, dobbiamo permetterci di sentire e lasciare che quella sensazione viva: la accogliamo e ci prendiamo cura di questo aspetto.
Il nostro giudizio su ciò che proviamo in un dato momento, non permette l’emergere della vera richiesta, del vero messaggio ma lo blocca a priori.
La fretta di comprendere qualcosa ancora prima di averlo sentito è come se tirasse su un'altra barriera e come se quel bambino, “ferito” un tempo, anche oggi non avesse la possibilità di esprimersi e così si ritira nuovamente, bloccando di nuovo la sua vera energia.
A priori giusto o sbagliato non esistono, ed è solo permettendo che qualcosa avvenga, che sentiamo il nostro momento, che si lascia aperta la porta del nostro inconscio e quando è ora il messaggio emerge.
Quando esprimiamo il nostro sentimento, la nostra verità di un dato momento, non perdiamo l’amore o l’approvazione di qualcuno, bensì ritroviamo la parte più vera, quella ricoperta da paure e credenze.
Tutto questo avviene naturalmente se noi viviamo con la presenza di un testimone interno e portiamo amore e fiducia, creando spazio e luce perché si possa esprimere ciò che si sente.

Con me, come il Counselor con il suo cliente, posso lasciare che tutto
avvenga con la presenza e la fiducia, con il coraggio di accompagnarmi
in ogni luogo io voglia andare e con ogni mezzo io sia capace di
camminare.
Come un genitore buono con il suo bambino, lo ascolta e lo accompagna,
lo educa a percorrere la vita.
Educare me stessa
Liberare e plasmare l’energia

In questo processo di armonizzazione dell’amore e della volontà guariamo il nostro bambino interiore:
- Essere un testimone; osservare, sentire e lasciare che accada; maggiore spazio
- Comprensione: gentilezza interiore
- Accettazione
- Presenza: stare nel momento; le nostre paure ci separano da noi stessi; imparare a essere presenti guarisce la nostra ferita; consapevolezza senza giudizio
- Centratura: pazienza e attenzione con noi stessi
- Pazienza e fiducia; è un processo lento e delicato e possiamo goderci questo processo

Quando esploriamo dentro di noi, incontriamo aspetti che non sono facili da accettare e la nostra mente giudicante è pronta a condannare, il nostro impulso naturale è quello di cambiare ciò che ci ha colpito, ciò che non ci piace, ma nell’approccio meditativo alla guarigione, il cambiamento è secondario; l’importante è accettare e osservare; se siamo concentrati sul cambiamento non viviamo nel momento presente e non possiamo scoprire noi stessi: il cambiamento reale avviene lentamente da solo,
quando abbiamo trovato la capacità di osservare e accettare.
La consapevolezza del nostro corpo, dei nostri pensieri, delle sensazioni e delle azioni che compiamo diventa il fulcro della nostra vita.

Nel processo di autorealizzazione una qualità necessaria e richiesta è il coraggio, il coraggio di correre il rischio: il cuore è un giocatore d’azzardo, la testa un uomo d’affari (Krishnananda). Il rischio accende la
nostra forza vitale; il rischio di essere vulnerabili, di vivere con un livello di onestà più alto, il rischio di essere vivi.
Agire e procedere con coraggio (fare ciò che abbiamo bisogno di fare, dire ciò che abbiamo bisogno di dire) significa onorare la vitalità che c’è dentro di noi.

Un altro aspetto da prendere in considerazione e conoscere, è la tendenza istintuale all’affermazione di Sé. L’aggressività che è un impulso verso la separazione, indispensabile per la nostra crescita e sviluppo, ci permette di perseguire l’individualizzazione e l’autodeterminazione; negare questa tendenza innata porta grande sofferenza (odio, ira, rabbia e depressione) e spesso la malattia.
L’aggressività è un’energia vitale, se la blocchiamo è distruttiva; è impossibile e inopportuno liberarci di una parte della nostra natura innata e preziosa, essa ha funzione biologica volta sia alla conservazione
dell’individuo sia alla conservazione della specie umana.
Nel processo di svelamento, diventa importante sopportare anche la disapprovazione per diventare più autentici; non possiamo affermare noi stessi quando ci giudichiamo e pertanto ci separiamo da noi stessi; nella frase “va tutto bene cosi come è” siamo nel qui e ora e possiamo decidere come muoverci nella nostra autenticità del momento.

Procedendo nella conoscenza di Sé, diventa necessario se non imperativo allenare e perfezionare l’autodisciplina, come capacità di fissare degli obiettivi e di perseguirli con determinazione, ma anche con flessibilità per “diventare affidabili a noi stessi”; ci poniamo delle regole per armonizzare, non per reprimere noi stessi.

In questo percorso, uno strumento importante che a volte è un mezzo altre un fine, è la creatività, non tanto quella dovuta ad un talento speciale, ma più quella qualità vicina all’ingenuità e spontaneità
universale dei bambini; una potenzialità data a tutti alla nascita ma che la maggior parte di noi perde man mano che cresce nella società e nella cultura.
Spesso la creatività ci aiuta ad uscire da dualismi e polarizzazioni e ci permette di trovare una sintesi.
Si tratta di quella freschezza da ritrovare e recuperare nell’espressione della personalità, negli atteggiamenti e nelle attività in cui siamo impegnati.


Abbiamo dentro di noi risorse, potenzialità e talenti che devono essere scoperti e integrati, per la realizzazione del nostro vero Sé




Mara Antona
Counselor per Crescita Personale, Spirituale e Sciamanesimo.
Percorsi individuali
Tel. 334-7048486
Rifreddo (CN)
PIEMONTE

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